Taking care of caregivers

L’assistenza alle persone non autosufficienti è un compito gravoso da vari punti di vista, anche fisico. Chi assiste persone con difficoltà motorie spesso lo fa in ambienti in cui non sempre è possibile ricorrere a supporti come sollevatori, letti e poltrone assistite. Di conseguenza, il rischio di infortuni o disturbi collegati alla movimentazione delle persone aumenta.

Questa linea di progetto si occupa di sperimentare un dispositivo di supporto, un esoscheletro lombare, per sostenere la persona impegnata in attività di sollevamento di pazienti o familiari allettati. L’obiettivo è ridurre il rischio di traumi, sforzi e lesioni, frequentemente associati a posture scorrette e movimenti ripetitivi, che sollecitano in modo particolare la zona lombosacrale e possono portare all’insorgenza di disturbi muscoloscheletrici.

Tecnologie di supporto per l’assistenza

L’esoscheletro lombare è sperimentato in una prima fase con i professionisti sociosanitari nell’ambito dell’assistenza in strutture sanitarie. Successivamente, si è avviata la sperimentazione in condizioni reali: gli operatori sanitari indossano gli esoscheletri durante le attività quotidiane, testandone l’efficacia in autonomia, fornendo feedback su facilità d’uso, percezione dello sforzo e comfort durante l’uso prolungato.  

La sperimentazione è finalizzata a valutare l’efficacia e l’usabilità di questo strumento di ausilio, al fine di integrarlo nella pratica lavorativa degli operatori sanitari ed estenderne l’uso ai contesti domestici, per supportare e migliorare la qualità dell’assistenza a domicilio.

L’esoscheletro lombare SAFE-T

L’esoscheletro SAFE-T è un prototipo sviluppato da IUVO per il supporto alla schiena in attività di movimentazione.

Nel video dimostrativo di cui sotto, realizzato per scopi di divulgazione scientifica, una ricercatrice della Scuola Superiore Sant’Anna indossa l’esoscheletro e simula le attività di movimentazione di pazienti allettati che vengono svolte nelle residenze sanitarie. Inoltre, in questa dimostrazione, un ricercatore simula un paziente parzialmente collaborante. I test sono svolti in laboratorio presso l’Istituto di BioRobotica.

Credit: IUVO 

Interlocutori coinvolti
Asl Toscana Nord Ovest – Zona distretto Valle del Serchio 
– Hospice Villetta, Villetta 
– RSA Paoli Puccetti, Gallicano 
– UF Cure Primarie, Zona Distretto Piana di Lucca 
– UOC Sicurezza del paziente ATNO 

Caschetto di tele-emergency, pensato per migliorare gli interventi nelle aree interne di Garfagnana, Valle del Serchio e Alta Versilia in caso di ambulanza senza medico. Il caschetto è stato di una videocamera e di una connessione audio con la centrale operativa del 118.

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